martedì 23 febbraio 2016

INTERVISTA DEAR JACK





I Dear Jack si raccontano dopo l'avventura 
del Festival di Sanremo






Da poco si è conclusa l'avventura del Festival di Sanremo, com'è stata questa esperienza?
Noi siamo ancora molto emozionati per il Festival, ma in realtà abbiamo passato dei mesi a prepararci quando poi ci siamo resi conto che eravamo semplicemente entusiasti del nostro lavoro. Però ce la siamo "goduta" perchè è sempre un'emozione grandissima.


C'è qualcosa che vi spaventava nell'affrontare il palco dell'Ariston con la nuova formazione?
La nuova formazione! (ridono) No assolutamente no, eravamo molto sicuri del pezzo e di come eravamo in sintonia tra di noi, non avevamo paura di niente, certo l'emozione era tanta ma emozione positiva quindi ce la siamo vissuta al massimo. Poi per noi Sanremo era un nuovo debutto.


Tra tutte le canzoni del nuovo album, come mai avete deciso di portare proprio "Mezzo respiro" a Sanremo?
Abbiamo deciso di portare "Mezzo respiro" a Sanremo perchè è stata la prima canzone che abbiamo cantato in studio insieme quando ci siamo trovati per conoscerci. 
(Leiner: Abbiamo iniziato con qualche improvvisazione, poi io avevo scritto "Mezzo respiro" insieme a tre autori che si chiamano Roberto Balbo, Stefano Paviani e Claudio Corradini, e magicamente ci siamo messi a suonarlo ma loro non lo conoscevano eppure sembrava lo conoscessero da sempre, così lo abbiamo portato a Sanremo perchè diciamo che è quello che ci ha unito.)
Anche come testo si rispecchia molto con la storia dei Dear Jack e di tutto il nuovo album.


In una parola come descriveresti il nuovo album?
Colorato!


A Xfactor abbiamo conosciuto un Leiner molto diverso da quello che oggi troviamo nella band, come siete riusciti a integrare il suo stile con il vostro?
Non lo sappiamo, perchè noi non conoscevamo Leiner prima che entrasse nei Dear Jack. Non abbiamo conosciuto quindi una "versione" precedente, l'abbiamo intuito però lui è arrivato nella nostra famiglia e si è fuso nei nostri animi. Non ce lo sappiamo più immaginare da solo.


Il rapporto con i vostri fan, è cambiato oppure no?
In realtà penso si sia rafforzato in questo ultimo periodo. Adesso questo è il settimo firmacopie di questa settimana e siamo contentissimi perchè se vengono ai nostri incontri significa che sono davvero affezionati a noi come persone e alla nostra musica, noi di questo siamo veramente contentissimi. Tra l'altro a Sanremo abbiamo ricevuto una dimostrazione d'affetto unica, il giorno del televoto vedevamo fan che ritagliavano cartoncini con il codice 04 e li attaccavano per la città, è stata una cosa davvero eccezionale e sicuramente non smetteremo mai ringraziarli per questo. Inoltre vediamo già che il nuovo album è canticchiato da tutti ed è un orgoglio.


C'è in programma un nuovo tour per quest'estate? Cosa dobbiamo aspettarci?
Intanto c'è un appuntamento importantissimo che vogliamo ricordare con gioia che è il 16 marzo Dear Jack all'Alcatraz di Milano. Dove presenteremo l'album e non solo, perchè faremo uno show lungo riportando anche pezzi del primo e del secondo album. Dopo la nostra aspirazione è quella di continuare a suonare, almeno per tutta l'estate, infatti non è un caso che abbiamo scelto di fare 7/8 firmacopie e non di più.


Tre cose di cui non fareste a meno
Dear Jack, la musica e l'amicizia.